4 mesi passati ad Auckland e praticamente non sono riuscita a scrivere nulla a riguardo. Non perchè mancassero gli argomenti, anzi … quanti ne ho accumulati! Purtroppo o per fortuna, quasi tre mesi fa, ho trovato lavoro come impiegata nell’ambito Accountancy in ufficio (finalmente turni diurni e seduta alla scrivania!!!), ma siccome lasciare la Cassette Family era troppo un dispiacere, ho deciso di tenermi il vecchio impiego da barista per i week-end … Il risultato? Settimane dalle 48 alle 54 ore lavorative, praticamente nessun giorno libero e tanta stanchezza, oltre alla soddisfazione ovviamente.
Perciò, nonostante le serate e le uscite fuori porta ci siano state eccome, il tempo non si è messo certo dalla mia parte ed ho lasciato lentamente morire la mia promessa di aggiornare il Blog.
Alla vigilia del mio 23esimo compleanno, a due giorni dal mio licenziamento e a 4 dall’inizio di una nuova avventura … mi rendo conto che abbandonare Auckland non sarà così facile come credevo. Nonostante infatti basti allontanarsi di pochi km dalla città per rendersi conto di quanto la Metropoli, in confronto ai meravigliosi paesaggi mozzafiato neo-zelandesi, sfiguri a dir poco, è ad Auckland che io e i miei due uomini (non prendetemi per una fanatica della poligamia è solo un modo di dire) siamo riusciti a costruirci una vita, a trovare tutti e tre una casa, un lavoro e degli amici.
D’altronde, il nostro scopo non era certo quello di stabilirci per sempre dall’altra parte del mondo, perciò eccoci pronti per tre settimane alla scoperta di Aotearoa (il nome Maori di questa terra), tutto on the road. Unica attrezzatura: una macchina, tre zaini e una tenda. Finalmente riprenderemo a vivere in quel totale stile avventuriero che in questi mesi tanto mi è mancato e al quale ci eravamo troppo bene abituati in Asia. Tappezzeremo la Nuova Zelanda da Nord a Sud, passando 10 giorni intorno ad entrambe le Isole, tra le terre del Signore degli Anelli, spiagge e Surf, ghiacciai e cultura Maori, che tanto ho imparato ad amare durante questo soggiorno.
Prometto solennemente che provero’ con tutte le mie forze a tenere aggiornato il Blog su questo viaggio (Sì, lo so che mi sto ripetendo da mesi).
Al nostro ritorno io e Mario torneremo in Patria, cosa che mi rende feliccissima ma anche triste e spaventata allo stesso tempo. Rivedere la propria famiglia ed i propri amici dopo 8 lunghi mesi, ritrovare quelle piccole cose che tanto ci sono mancate (tortellini della nonna arrivo!!), sotto Natale poi! Ma buttarmi nel Mondo del Lavoro italiano, dovermi rienventare e ri-concentrare su ciò che ho lasciato deliberatamente in sospeso per tanto tempo dalla mia partenza, riorganizzare il mio futuro … beh mi terrorizza a dir poco! E so anche che ci saranno momenti in cui mi dirò: “Hai lasciato un posto ben pagato in Nuova Zelanda per venire qua a fare la stagista per 500 euro al mese, bella mossa!”. Ma e’ un rischio che sento di dover correre.
Per concludere in pieno stile scontato e filosofico, sembra ieri che mi laureavo e che coronavo il sogno di un viaggio e di un’esperienza incredibili … e siamo già arrivati all’ultima tappa. Mi sento un po’ molto come mio nonno a dirlo ma … il tempo passa davvero troppo velocemente, eppure sembra sia abbastanza per farti capire quali sono le scelte importanti da seguire.
4 months in Auckland … and I did not manage to write (almost) anything about it. I would have so many topics to report here … but 3 months ago my life switched from being busy to being bloody busy. Indeed, I found an office job as account’s receivable clerk (daily shift sitting down on a comfortable chair for the whole day!!!! YES!!!), but I did not want to leave my sweet and crazy family at Cassette completely … So I decided to keep my old job as barista for the weekends … The result was that for three months I have been working from 48 to 54 hours per week, practically with no off days and feeling like a zombie constantly (BTW I’ve been feeling pretty satisfied as well).
So … despite I did enjoy my stay here, spotting out all the interesting sights in Auckland and I did have the chance to roam all around, going out with some friends and spending some lovely weekends outside the city … well, what I did not have at all was time. At least not enough to keep the Blog updated as I previously promised.
One day to my 23rd b-day and four days to go for a new adventure … and I am just starting to realize that leaving Auckland won’t be so easy as I expected before. It’s pretty true that you don’t need to go so far from the city to see how it cannot touch the breath-taking New-Zealand landscapes … and I do admit that, more than once, I wondered why I decided to live in Auckland rather than in one of this marvellous places … but it’s actually here that Mario, Davide and I managed to build up a life, finding a house, a job and new overseas friends.
We did not come here, at the other side of World just to work as slaves ... so here we are, ready for a three weeks journey all around Aotearoa (the original Maori name for New Zealand), and it will completely be "on the road". Just three Italians, one car, three backpacks and one tent. We will finally re-start to live as we used to in Asia: holiday, no worries, lots of adventures. We will carefully visit both the Northern and Southern Islands for 24 days, across the land of the Lord of the Ring, beaches and surfing classes, glaciers and Maori culture, which I am literally falling in love with.
And I do promise that I will try my best to keep the Blog updated as much as possible (I know that this is what I am saying all the times).
Once the journey will be done, Mario and I will be back to Italy, which is something that makes me happy and simply panic-stricken at the same time. I will finally be with my family and all my friends again after 8 long months, and I will find all the little things which I have been missing so much abroad (can’t wait for my Granny’s tortellini !!!!!), especially during Xmas time ! But meeting the italian employment reality, starting to think about my future seriously, which I have been avoiding since my departure … it does really scare me.
Just to bring a philosophical conclusion to this blogpost, looks like yesterday that I was cheering with my family and close friends on my Graduation day, waiting for my dream departure all around the world to become true … and here I am, one month to the end of this dream. I know it could sounds pretty “that’s what my grandfather would say” ‘s style, but seriously time goes so fast, but it may be enough for you to understand which choices your heart need to follow.
The adventure goes on …
Stay tuned
Beatrice B.
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